Antonio Aglietti, calzolaio, figlio d’arte, nel mondo delle calzature d’eccellenza da molto tempo, nonostante la giovane età, ci accoglie nel suo laboratorio/show room in Via Giovanni Branca 47, nello storico quartiere romano di Testaccio, dove ci spiega e ci mostra in che cosa consiste il suo lavoro.
Siamo accolti, fin dall’ingresso, da un esplosione di profumi di lucidi, cere e pelli preziose che ricordano in ogni momento che si è in un luogo in cui la parola chiave è ARTIGIANATO.
All’interno dello show room sono presenti alcune calzature ultimate , sia per uomo che per donna, sono spesso prove che lo stesso Aglietti crea, con l’aiuto dei suoi fidi e abili collaboratori, per studiare i suoi modelli e renderli sempre più esclusivi e ricercati e che, misure permettendo, sono acquistabili "ready to wear".
“Il su misura è la massima espressione della calzatura”, si unisce l’altissimo livello delle finiture alla perfezione della vestibilità al piede del cliente.
“La forma fa la scarpa” l’Aglietti lo ripete più volte, è per questo che le sue creazioni sono studiate nel dettaglio. Per creare un modello ci possono volere anche anni di studi e prove fino a raggiungere un risultato di alto livello.
“Il su misura è la massima espressione della calzatura”, si unisce l’altissimo livello delle finiture alla perfezione della vestibilità al piede del cliente.
“La forma fa la scarpa” l’Aglietti lo ripete più volte, è per questo che le sue creazioni sono studiate nel dettaglio. Per creare un modello ci possono volere anche anni di studi e prove fino a raggiungere un risultato di alto livello.
Calzature di altissimo livello, con lavorazione artigianale, create con materiali pregiati… i migliori che possano reperirsi : pellami Italiani, Francesi, Inglesi o Tedeschi. Ovviamente lo Shell Cordovan (culatta di cavallo) proviene da Chicago. Le mie scarpe inoltre sono interamente montate e rifinite a mano, per crearne un paio occorrono più di 30 ore di lavoro.
Il cliente con particolari esigenze, per lo più fisiche, avrà necessità di una forma personale, creata in base al suo piede. Ciò comporta un costo in più da mettere in preventivo.... ma tranquilli.. è una spesa da affrontare solo per il primo paio, poi si "vive di rendita"!
Invece per i clienti senza particolari difetti di conformazione del piede, cosa cambia?
Per loro ho studiato una linea che chiamerei, per comodità , “su ordinazione”. Nulla cambia rispetto ad una scarpa che chiamo in gergo “su misura”, la lavorazione è la medesima, effettuata all’interno del mio laboratorio. Di diverso c'è che si risparmia la spesa per la forma.
Infatti su un cliente senza difetti di conformazione del piede o ortopedici, si potrà tranquillamente agire sulle forme presenti nel mio labortorio, che verranno adattate sulle misure dei clienti (lunghezza piede, larghezza piede, collo...). Ovviamente, oltre ad un risparmio economico di qualche centinaio di euro, i tempi di consegna saranno sensibilmente ridotti.
Invece per i clienti senza particolari difetti di conformazione del piede, cosa cambia?
Per loro ho studiato una linea che chiamerei, per comodità , “su ordinazione”. Nulla cambia rispetto ad una scarpa che chiamo in gergo “su misura”, la lavorazione è la medesima, effettuata all’interno del mio laboratorio. Di diverso c'è che si risparmia la spesa per la forma.
Infatti su un cliente senza difetti di conformazione del piede o ortopedici, si potrà tranquillamente agire sulle forme presenti nel mio labortorio, che verranno adattate sulle misure dei clienti (lunghezza piede, larghezza piede, collo...). Ovviamente, oltre ad un risparmio economico di qualche centinaio di euro, i tempi di consegna saranno sensibilmente ridotti.
Mi preme però rispettare una coerenza stilistica. Il calzolaio è come un artista e per fare in modo soddisfacente il suo mestiere deve poter creare anche seguendo i suoi canoni, oltre a queli del cliente.
Ogni scarpa viene consegnata al cliente con il proprio tendiscarpe in legno e con le sue cifre intagliate su una delle suole.
Una scarpa creata artigianalmente nasce per durare una vita, vi sono accorgimenti però che occorre tenere presenti affinchè un paio di scarpe possano avere una resa massima: In primis mai portare lo stesso paio di scarpe tutti i giorni, è necessario possederne almeno 3 paia da alternare. Quando non indossate, vanno riposte con il loro tendiscarpe, che le tiene in forma ed aiuta a far evaporare l’umidità formatasi all’interno. Essenziale è anche lucidarle spesso, utilizzando poca quantità di lucido, ovviamente utilizzando solo cere pregiate. Infine sarà poi necessario fare un “tagliando” dal calzolaio di tanto in tanto, per risuolarle o stirare la tomaia. Vi assicuro che un paio di scarpe con due anni di vita, dopo una lucidatura professionale con stiratura della tomaia, messe vicino a scarpe nuovissime, non si distinguerebbero…. Anzi…. forse sarebbero le più belle!
Per qualsiasi informazione Antonio Aglietti è reperibile in Via Giovanni Branca 47
tel. 39 06 57300399.
© copyright Arbiter Elegantiae
Salviamo il made in italy,in Italia si dovrebbe incentivare e valorizzare la nostra eccelenza.
RispondiEliminaNon basteranno cinesi, russi, indiani a comprare il nostro know-how, se riusciamo a svincolare la nostra anima da logiche cspitalistiche, in cui tutto diventa merce.
Francesco Di Feo.