giovedì 22 settembre 2011

lunedì 19 settembre 2011

Lapo Elkann

IL CRAN

Il Cran è lo spacco tra collo e bavero, , è stato abbassato in modo depressivo nella storia del capospalla maschile (foto2). L'uomo deve tendere in alto, mai commettere l'errore di un triste cran basso, così come mai commettereste l'e/orrore di indossare una cravatta lenta e scesa. (cran alto foto1)

domenica 18 settembre 2011

Gianni Agnelli e Tommy e Giulio Caraceni

Presso la sartoria dei fratelli Tommaso (detto Tommy) e Giulio Caraceni l' Avvocato ha ritirato gran parte della collezione di abiti grigi (per il giorno) e blu (la sera) scelti nelle mazzette di flanelle, gessati, grisaglie.

La sartoria di Tommy e Giulio Caraceni ha origini antichissime.
 Eredi di nome e di fatto di Domenico Craceni ( 1880-1940) che nel 1933 scrisse un trattato dal titolo "Orientamenti nuovi nella tecnica e nell'arte del taglio".
Tommy e Giulio, nipoti di Domenico, operano ad oggi in Via Campania, a Roma, dove con Guido ed il giovane Andrea continuano a difendere la SARTORIA ARTIGIANALE che secondo loro     " non verrà mai superata e fagocitata dall'industria, non sarà mai anacronistica anche se i sistemi industriali della confezione tendono ad un così detto su misura".






foto da: thelondonlounge.net  fonti: filosofia dell'abito


Manica a MAPPINA vs Spalla a CAMICIA

"La dizione "manica a mappina", da non confondere con quella "manica a camicia", indica l´effetto di drappeggio conseguente all´inserimento di una tromba di manica piuttosto ampia in un giro manica strettissimo. Poiché "avanza" molto tessuto, queste lentezze vengono a formare delle pieghe verticali a noi molto gradite. Saper dosare e posizionare le pieghe, questa è una delle cose che distingue un bravo sarto da un compilatore di vestiti." (foto 1 Orazio Luciano)

Per spalla a camicia intendiamo tecnicamente quella in cui il rimesso della manica viene inserito sotto la spalla e assicurato da una cucitura esternamente. (foto2 RUBINACCI)

(testo tratto da noveporte)

IN SOLARO


mercoledì 14 settembre 2011

GIOVANNI CELENTANO

 .









SU MISURA.... DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI

Cosa succede se nel mercato del "bespoke" tentano di entrare a spintoni millantatori che vendono per "sartoriali" prodotti che in realtà di sartoriale non hanno proprio nulla?

IL PRODOTTO SARTORIALE E' PRODOTTO IN SARTORIA E LA SARTORIA E' UN LUOGO DOVE DELLE PERSONE ( SARTI TAGLIATORI RICAMTRICI ASOLAIE ECC..) COOPERANO PER CREARE UN CAPO UNICO E CUCITO A MANO.

Diffidate da manifatture il cui prezzo è troppo basso, un buon capo sartoriale  richiede tempo e, come insegnano gli economisti, il tempo è denaro. In media la manifattura di un VERO abito sartoriale, creato secondo tradizione, costa intorno agli 800 scudi a salire (più tessuto).

Tessuti: se si decide di far confezionare un abito dal sarto non lesinate sui tessuti! ho visto abiti di buona fattura con tessuti da stock da venti scudi al metro..... cosa totalmente inadatta ad un prodotto esclusivo! Affidatevi ai grandi nomi, Holland & Sherry, Harrisons, Cacioppoli, Loro Piana e molti altri; i costi più elevati rispecchiano solo una qualità più alta, ergo un abito con un tessuto d buona qualità durerà di più !


DIFFIDATE DA CHI VI VENDE FUMO!!!!!! Non bastano asole "aperte" per avere una giacca cucita ad hoc!

Ave






(foto)Sartoria Sabino Napoli
Giacca in prima prova

GAETANO ALOISIO CLASSE SOMMA